Qui la prima parte dell'analisi.
Dopo aver esaminato gli studi riguardanti modelli animali, ho raccolto un nuovo elenco – imcompleto – di articoli riguardanti test clinici eseguiti con pazienti parkinsoniani utilizzando diversi protocolli di riabilitazione intensiva. Gli autori discutono gli effetti ottenuti con programmi di esercizio ad intensità e durate variabili sulle performance motorie e sulla progressione della malattia.
Nonostante le differenze nei piani di allenamento utilizzati, tutti questi studi adottano un programma generale che prevede da una a tre ore di esercizio settimanale.
L'intensità del trattamento dipende dalla frequenza e dalla durata di ogni seduta, dal numero di ripetizioni e dalla complessità dell'esercizio.
Un trattamento è generalmente considerato intensivo quando coinvolge almeno due ore di esercizio fisico per settimana, e si protrae per almeno sei settimane.
Riporto la lista delle pubblicazioni esaminate e di seguito le principali conclusioni ottenute dagli autori dopo i test clinici e l'analisi dei dati:
- Karen J.B. et al. - Aerobic Exercise and Early Parkinson's Disease (01/12/1996)
- Schenkman M. et al. - Exercise to Improve Spinal Flexibility and Function for People with Parkinson's Disease: A Randomized, Controlled Trial (10/1998)
- Reuter I. et al. - Therapeutic value of exercise training in Parkinson’s disease (01/11/1999)
- Miyai I. et al. - Long-term effect of body weight–supported treadmill training in Parkinson's disease: A randomized controlled trial (09/10/2002)
- Ahirsch M. et al. - The effects of balance training and high-intensity resistance training on persons with idiopathic Parkinson’s disease (30/07/2003)
- Ellis T. et al. - Efficacy of a physical therapy program in patients with Parkinson’s disease: A randomized controlled trial (06/04/2005)
- Protas E.J. et al. - Gait and step training to reduce falls in Parkinson's disease (08/10/2005)
- Toole T. et al. - The effects of loading and unloading treadmill walking on balance, gait, fall risk, and daily function in Parkinsonism (26/12/2005)
- Herman T. et al. - Six Weeks of Intensive Treadmill Training Improves Gait and Quality of Life in Patients With Parkinson’s Disease: A Pilot Study (07/09/2007)
- Goodwin V.A. et al. - The effectiveness of exercise interventions for people with Parkinson's disease: A systematic review and meta-analysis (07/01/2008)
- Fisher B.E. et al. - The Effect of Exercise Training in Improving Motor Performance and Corticomotor Excitability in People With Early Parkinson's Disease (13/06/2008)
- Ellis T. et al. - Effectiveness of an Inpatient Multidisciplinary Rehabilitation Program for People With Parkinson Disease (01/07/2008)
- Morris ME. et al. - A randomized controlled trial of movement strategies compared with exercise for people with Parkinson's disease (21/10/2008)
- White D.K. et al. - Changes in Walking Activity and Endurance Following Rehabilitation for People With Parkinson Disease (18/01/2009)
- Frazzitta G. et al. - Rehabilitation treatment of gait in patients with Parkinson's disease with freezing: A comparison between two physical therapy protocols using visual and auditory cues with or without treadmill training (15/04/2009)
- Hirsch M.A. et al. - Exercise and neuroplasticity in persons living with Parkinson's disease (01/06/2009)
- Mehrholz J. et al. - Treadmill training for patients with Parkinson's disease (20/01/2010)
- Frazzitta G. et al. - Rehabilitation in Parkinson's disease: Assessing the outcome using objective metabolic measurements (03/03/2010)
- Van Nimwegen M. et al. - Design and baseline characteristics of the ParkFit study, a randomized controlled trial evaluating the effectiveness of a multifaceted behavioral program to increase physical activity in Parkinson patients (19/08/2010)
- Ebersbach G. et al. - Comparing exercise in Parkinson's disease—the Berlin BIG Study (25/10/2010)
- Frazzitta G. et al. - Effectiveness of Intensive Inpatient Rehabilitation Treatment on Disease Progression in Parkinsonian Patients (15/08/2011)
- Schenkman M. et al. - Exercise for People in Early- or Mid-Stage Parkinson Disease: A 16-Month Randomized Controlled Trial (19/07/2012)
- Shulman L.M. et al. - Randomized Clinical Trial of 3 Types of Physical Exercise for Patients With Parkinson Disease (15/11/2012)
- Rafferty M.R. et al. - Regular Exercise, Quality of Life, and Mobility in Parkinson’s Disease: A Longitudinal Analysis of National Parkinson Foundation Quality Improvement Initiative Data (07/02/2017)
Questi gli effetti osservati sui pazienti al termine del trattamento riabilitativo che ritengo più significativi:
- Incremento nel punteggio nella UPDRS alla fine della riabilitazione, con conseguente riduzione del dosaggio della levodopa.
- Progressi anche in un'altra scala valutativa, la PDQ 39 (per il rilevamento della qualità della vita).
- Osservati miglioramenti nell'andatura, sia nella valutazione dei parametri spaziotemporali, che nella cinematica e nei test “da seduto a in piedi”.
- Miglioramenti generali nei test di camminata ed equilibrio, migliore economicità di corsa e camminata, che risultano quindi più naturali e meno dispendiose. Il miglioramento è più significativo nei pazienti che hanno subito un trattamento di tipo aerobico.
- I pazienti sottoposti a trattamento ad alta intensità hanno mostrato un significativo incremento delle performance motorie, valutabile da un aumento del consumo di energia nel test di camminata dei 6 minuti.
- Significativi effetti positivi sulla mobilità – in particolare su equilibrio, forza e andatura, anche nei pazienti in stadi avanzati della malattia – sembrano essere legati ad un aumento della neuroplasticità, favorito dall'esercizio ad alta intensità.
- Alcuni studi hanno anche mostrato che i miglioramenti dopo la riabilitazione persistono nel medio termine.
Ho speso tempo ed energie in questa analisi perché ho ritenuto importante ricercare un'oggettività sperimentale che confermasse le conclusioni a cui sono giunto con la mia esperienza personale.
Le sensazioni di benessere che si provano ovviamente non hanno bisogno di riscontri scientifici. Sono però per me estremamente utili le valutazioni sui benefici anche dell'attività fisica prolungata di tipo aerobico, quella che stanca di più per intenderci.
Giusto per avere una conferma che la sensazione di fatica non è necessariamente negativa se – come visto – porta ad un miglioramento della qualità della vita.
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