La Boston Virtual Marathon di domenica 13 settembre è stata una delle imprese più singolari che abbia mai compiuto.
In generale penso che le gare virtuali – che negli ultimi mesi hanno inevitabilmente sostituito gli eventi podistici su strada – siano manifestazioni difficili non solo da inquadrare, ma anche da interpretare correttamente, tanto più se si tratta di una Virtual Marathon.
Perché, virtuale o no, correre una maratona richiede comunque impegno, perseveranza e sacrifici, oltre ad un grande investimento di tempo e di energie, e non è facile trovare le giuste motivazioni per dedicarcisi nella maniera adeguata.